La presenza dei Fiamberti a Montù de Gabbi (oggi Canneto Pavese) risale alla seconda metà del Cinquecento, con la famiglia insediata nella frazione Croce, in una zona già rinomata per la viticoltura. Nella prima metà del Settecento, un ramo della famiglia si trasferisce nella storica cascina Caristoro.
La data esatta dell'inizio dell'attività vitivinicola è fatta risalire al 1814, anno in cui Giovanni Fiamberti firma il contratto per l'acquisto della Vigna Solenga.
Già nel 1909, alla morte di Giuseppe Fiamberti, la famiglia aveva consolidato le sue proprietà, includendo cru prestigiosi come Varesella, Caccialupo, Montebruciato e Peloni tra Stradella e Canneto Pavese. Il nome "Canneto Pavese" fu introdotto nel 1886, richiamando il "vino di canneto" locale, così chiamato per l'uso delle canne come supporto alle viti.
L'inizio del Novecento fu un periodo di grandi sfide: Ambrogio Fiamberti e suo figlio Pietro dovettero affrontare l'epidemia di fillossera e le conseguenze della Prima Guerra Mondiale. Nonostante le difficoltà, negli anni Trenta l'azienda avviò le prime pratiche di imbottigliamento dei vini. Nel secondo dopoguerra, Giuseppe Fiamberti, figlio di Pietro, diede un impulso fondamentale all'azienda, creando il marchio aziendale ed espandendo le proprietà con l'acquisto di Costa Paradiso, Chiozzo e Sacca Bassa. Tra il 1957 e il 1964, per far fronte alla crescente produzione, i Fiamberti presero in affitto l'antica Cantina Sociale di Canneto Pavese, fino al completamento della nuova e più grande cantina in zona Chiozzo. Il marchio aziendale con il leone rosso, adottato negli anni Sessanta, simboleggia un periodo di grande innovazione, che include la produzione del primo Metodo Classico nel 1976 e della prima Bonarda rifermentata in autoclave nel 1977. Gli anni Ottanta videro la definizione della linea di spumanti Charmat e Metodo Classico con nuove etichette. Nel 1996, Ambrogio Fiamberti fu tra i fondatori del Club del Buttafuoco Storico, associazione per la valorizzazione del Buttafuoco, alla quale l'azienda partecipa con il Vigna Solenga.
Sempre negli anni Novanta, l'azienda acquisì la vigna Sacca del Prete e intraprese la ristrutturazione della cascina Caristoro, dotandola di una moderna cantina di invecchiamento e di una sala di degustazione.
 | Vigna Sacca del Prete |
Alla fine del decennio, Giulio, figlio di Ambrogio, entrò in azienda, contribuendo in modo crescente. Il 2007 segnò un importante passaggio generazionale con la trasformazione della ragione sociale in "Azienda agricola Giulio Fiamberti". Questa transizione coincise con l'assegnazione della DOCG al Metodo Classico dell'Oltrepò Pavese e con la produzione della prima annata del Buttafuoco Storico Vigna Sacca del Prete. Il marchio aziendale fu ristilizzato e semplificato, e le linee di prodotti furono riorganizzate. Nel 2020, l'azienda ha rinnovato la linea del Metodo Classico con il lancio del Caristoro Extra Brut e del Caristoro Rosé Brut.
 | Giulio Fiamberti |
Oggi, l'azienda Fiamberti, coltivando oltre 20 ettari di vigneti, produce vini che sono l'espressione autentica del territorio e della tradizione familiare. Le varietà coltivate sono quelle tipiche della zona: Pinot Nero, Riesling, Croatina, Uva Rara, Barbera e l'Ughetta di Canneto (nota anche come Vespolina), quest'ultima utilizzata in uvaggio con Croatina e Barbera per il Buttafuoco.
 | Croatina |
La vasta gamma di etichette proposte include Barbera, Bonarda (anche in una versione certificata Kosher), Riesling, Buttafuoco, Pinot Nero e Sangue di Giuda, nelle tipologie classiche dell'Oltrepò Pavese, oltre agli spumanti Metodo Classico e Charmat.
Lunedì 7 aprile 2025, durante il Vinitaly, abbiamo degustato con Giulio Fiamberti due metodi classici della linea Caristoro. Di seguito proviamo a raccontarveli.
Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Extra Brut DOCG Caristoro Vitigni: Pinot Nero 100%. Gradazione alcolica 12,5%vol. Affinamento minimo 50 mesi sui lieviti. Colore paglierino brillante con riflessi dorati. Schiuma leggera, bollicina finissima, elegante e persistente. Al naso è complesso, ci regala aromi di fiori bianchi, frutta esotica come litchi e passion fruit, piccola pasticceria, sciroppo d’acero, marzapane e nocciola, note vegetali di fieno e mentuccia selvatica, un leggero graffio balsamico e una delicata impronta agrumata di pompelmo rosa. Il sorso è fresco, cremoso, di piacevole sapidità, equilibrato, chiare le tracce di frutta fresca e agrumi. Il finale è molto persistente con ritorni agrumati.
Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Pas Dosé DOCG Caristoro Ambrogio Fiamberti 2013 Vitigni: Pinot Nero 100%. Gradazione alcolica 12,5%vol. Affinamento 120 mesi sui lieviti. Colore paglierino brillante con lievi riflessi dorati. Pregiato perlage con schiuma bianca e compatta, numerose le catenelle di bollicine finissime e persistenti. Intensi profumi di elicriso e gerbera, fragoline di bosco, marzapane, burro, lievi note vanigliate, tracce officinali di anice stellato e malva, piacevoli sentori di scorza d’agrume dolce. Il sorso è complesso, intenso, setoso e avvolgente, teso, strutturato ma equilibrato, ci regala note salmastre e agrumate. Lunghissima persistenza con un finale perfettamente lineare.
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|  | Caristoro |
| Caristoro Ambrogio Fiamberti |
Donato Albani
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