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(28/07/2025) - Nino Negri, l'azienda simbolo del vino in Valtellina

Abbiamo degustato le tre etichette del progetto Vigne di Montagna, oltre all'iconico Sfursat 5 Stelle

Nino Negri, l'azienda simbolo del vino in Valtellina

L’ultimo giorno dell’edizione 2025 del Vinitaly, ho avuto l’occasione di condividere qualche calice in compagnia di Danilo Drocco, attuale direttore nonché enologo della storica cantina valtellinese Nino Negri.    

Nata nel 1897, da oltre un secolo la rinomata cantina di Chiuro – provincia di Sondrio – produce vini di altissima qualità partendo da quell’uva che nel corso dei secoli ha fatto dei versanti alpini la sua casa, il Nebbiolo.

La storia di quest’uva affonda le sue radici ai tempi dei romani i quali, spostandosi per l’Europa, portavano con loro anche le barbatelle di quello che era il precursore del Nebbiolo.
Col tempo questa varietà mutò in quella che oggi conosciamo, e che in Valtellina prende il nome di Chiavennasca.
È proprio con la Chiavennasca che la cantina Nino Negri ha scalato le vette del mondo vitivinicolo producendo tre importanti denominazioni: “Rosso di Valtellina”, “Valtellina Superiore” e “Sforzato di Valtellina”.


Al centro di questa bevuta, nonché oggetto di discussione, le tre etichette che vedono rinnovato per la terza annata il progetto Vigne di Montagna:
    • Vigna Sassorosso Valtellina Superiore DOCG Grumello;
    • Ca’ Guicciardi Valtellina Superiore DOCG Inferno;
    • Vigna Fracia Valtellina Superiore DOCG Valgella;

Vigne di Montagna è un progetto che nasce con l’obiettivo di creare dei vini che raccontino il terroir della Valtellina attraverso la selezione dei vigneti più vocati.
Data la conformazione sabbiosa-limosa del suolo, non è raro trovare le radici delle viti penetrare direttamente nelle fessure delle rocce, e proprio per questo motivo ritroviamo nei vini di questa linea le caratteristiche più intrinseche della montagna.


Valtellina Superiore DOCG Grumello – Vigna Sassorosso 2021
A rappresentare il territorio del Grumello abbiamo il Valtellina Superiore Vigna Sassorosso,
il cui nome deriva dal caratteristico colore rosso dello scisto, roccia che compone il suolo di questa sottozona, e colorazione del quale è dovuta alle elevate infiltrazioni di microelementi a base di ferro che nel corso dei secoli l’ha intaccato.
La vigna è situata ad un’altitudine che va dai 350 ai 450 m s.l.m., con un’esposizione verso sud e una pendenza del 50% fino al 70%.
Il vino che nasce da questa vigna è di color rosso rubino brillante con sfumature granate. Profumi di piccoli frutti rossi (ribes, ciliegia, lampone), note floreali (rosa e viola) e un finale di sottobosco caratterizzano il suo profilo olfattivo.    In bocca si presenta con un ingresso sapido, seguito da frutta croccante, spezzata da un tannino setoso e un finale persistente. 
Ad impartire gli elementi che lo compongono è anche il processo di maturazione e affinamento del vino. Nello specifico, in seguito alla fermentazione malolattica, il vino sosta per dodici mesi in botti di rovere di media capacità e barrique, e successivamente almeno sei mesi in bottiglia.
Queste caratteristiche e la sua verticalità fanno di Sassorosso un vino dal grande potenziale di affinamento, con una longevità ottimale fino a dieci anni.

Valtellina Superiore DOCG Inferno – Vigna Ca’ Guicciardi 2021
Ca’ Guicciardi è il nome della casa colonica al centro della proprietà che ha dato il nome alla vigna e successivamente al vino. La particolarità di questa vigna è l’estrema pendenza, dal 60% all’85%, che rende la coltura della vite un gesto estremo.
Piccoli terrazzamenti sorretti da alti muri di pietra si alternano a grandi rocce dal colore biancastro, assieme allo scisto bianco che caratterizza la composizione del suolo – questa volta dovuto alle infiltrazioni di quarzo – contribuendo al processo di maturazione dell’uva con quello che si chiama effetto Albedo. In breve, Albedo è un rapporto che indica la capacità di una superficie di riflettere una radiazione luminosa, ovvero la luce.     Le rocce chiare che caratterizzano il suolo di questa vigna hanno una grande capacità riflettente aumentando significativamente l’energia solare alla quale la vite e l’uva sono esposte.
Questa maggiore energia si traduce infine in una vigna più calda, con una maggiore escursione termica, che porta ad una maturazione delle uve più intensa e veloce.
Il vino che si ottiene da Vigna Ca’ Guicciardi presenta note floreali di viola appassita, intensa frutta matura come ciliegia nera e ribes, e un’intensa nota speziata di liquirizia, chiodi di garofano e cannella. Il colore è rosso rubino brillante intenso, mentre in bocca la trama tannica ricca e avvolgente tiene testa all’intenso frutto rosso, dovuti appunto alla luminosità e al calore alla quale l’uva è stata esposta in vigna.
Per garantire una piacevolezza di beva, Ca’ Guicciardi effettua prima una maturazione in botti di rovere di media capacità per la durata di dodici mesi, a seguire l’imbottigliamento e infine un ulteriore affinamento di dodici mesi in bottiglia.

Valtellina Superiore DOCG Valgella – Vigna Fracia 2020
Si tratta di una delle vigne più antiche della Nino Negri, Vigna Fracia, di proprietà dell’azienda dal 1897. È situata in un punto strategico in cui i numerosi ghiacciai delle vallate alpine raffreddano l’aria raggiungendo temperature più basse della media.
La vigna si trova ad un’altitudine fra i 380 e i 500 m s.l.m. nel territorio della Valgella, con un’esposizione a sud/sud-est. Come nelle altre vigne, il tipo di roccia che caratterizza il suolo è lo scisto, che in questa zona assume un colore grigio-azzurro, denominato per l’appunto scisto blu.
Il microclima più freddo determina un ciclo vegetativo del nebbiolo più lungo, ritardando la maturazione fenolica e posticipando la vendemmia fino al mese di novembre.
Nonostante le basse temperature, sorprende che la vegetazione che circonda la vigna è composta da piante mediterranee. Tutte queste caratteristiche danno origine ad un vino sapido, floreale e speziato. Il colore è rosso rubino intenso con riflessi granati, note floreali di rosa canina e violetta denotano il profilo olfattivo, assieme a note speziate e balsamiche di rosmarino e lavanda. In bocca sapidità, freschezza e tannini strutturati sono in perfetto equilibrio tra loro donando al vino un finale persistente.
Le sue caratteristiche sono dovute anche al processo di maturazione in botti di rovere di media capienza – e in parte in barrique – per almeno dodici mesi, e i successivi diciotto mesi che passa ad affinare in bottiglia.


La Valtellina si presenta dunque come un territorio unico al mondo con terroir identitari nei quali stesse uve e stessi processi di vinificazione danno frutto a vini diversi dal grande potenziale di invecchiamento.

    

Per chiudere l’intervista, abbiamo bevuto un vino iconico di questo territorio e che più di tutti incorpora l’essenza della Valtellina: lo Sforzato della Valtellina.

Considerato un vino della tradizione, nasce per motivi pratici legati alla necessità di produrre un vino che contenesse più alcol e che dunque si conservasse più a lungo.

Si iniziò dunque a far appassire le uve per raggiungere una concentrazione di zuccheri maggiore, che una volta sviluppati completamente aumentavano il titolo alcolometrico del vino.    Tuttavia questa pratica era rischiosa, in quanto appassire idealmente tutto il raccolto significava potenzialmente perdere tutta l’uva nel caso in cui questa andasse a male.

Per questo motivo lo Sforzato della Valtellina nasce all’interno delle famiglie più abbienti, le quali potevano permettersi di perdere parte della vendemmia nel caso in cui questa si rovinasse. 
   
Per anni questo vino è stato relegato esclusivamente all’ambiente familiare, stappato unicamente per occasioni importanti. 

Solo negli anni ’50 del novecento si iniziò a capire che questo vino poteva avere degli scopi commerciali.    

Fu proprio Carluccio Negri, figlio di Nino Negri, a produrre e commercializzare lo Sforzato nel 1953.

Lo Sfursat 5 Stelle, il vino iconico della Valtellina, nasce nel 1983 da una prova di maturazione in barrique, prima di allora maturava in botti, e da quel momento in poi non si tornò più indietro.

SFURSAT 5 Stelle – Sforzato della Valtellina DOCG 2018

Prodotto esclusivamente in condizion i ottimali, deriva da una meticolosa selezione manuale dei singoli grappoli di Nebbiolo. 
I grappoli poi vengono depositati in cassette da quattro chili e fatti appassire per circa tre mesi, andando a perdere fino al 30% del loro peso.

Il vino è di color granato, con intensi sentori di frutta matura e spezie dolci. 
In bocca ritroviamo queste note, accentuate dal grande corpo e struttura, ma perfettamente equilibrate fra loro dalla sapidità e dalla freschezza.   
Il finale è lungo e persistente.

Per disciplinare lo Sforzato affina per almeno due anni, di cui almeno uno in barrique di rovere francese. La longevità di questo vino è stimata fino a venticinque anni e più

Non poteva concludersi in modi migliori questa bevuta assieme a Danilo Drocco, che assieme a Nino Negri si fa portavoce di questo territorio unico.
Grazie alla costante di valorizzazione dei singoli cru, l’azienda riesce a trasformare il nebbiolo di montagna in vini dalla straordinaria eleganza e longevità, che permettono a chiunque ne beva un calice di viaggiare anche solo per la durata di una bevuta in Valtellina.


Marco Parpaiola


IN VETRINA
Palmento Costanzo
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