Giandomenico condivide con noi la sua grande gioia.
È stato un vero debutto di Platino al Merano WineFestival di quest’anno, quello del
Sangiovese Riserva 2023 “Vigna delle Sanzioni”, Valdarno di Sopra DOC, prodotto dall’omonima azienda di Loro Ciuffenna (Arezzo), guidata dal 2022 dai fratelli Paola e Giandomenico Gigante.
Il vino è stato infatti insignito del
“WineHunter Platinum Award”, il premio più prestigioso del Merano WineFestival, con il massimo punteggio, ossia superiore a 95/100, in seguito a una selezione effettuata da quattordici commissioni giudicanti, coordinate da
Helmut Kocher, patron della manifestazione. Primo vino prodotto dall'azienda e subito il massimo riconoscimento possibile.
Il Sangiovese Riserva è ottenuto da un 90% di uve Sangiovese, al quale sono aggiunti 3% di Canaiolo, uva autoctona toscana, e 7% di Grand Noir de la Calmette, vitigno internazionale che conferisce intensità al colore del vino.
Il vino nasce da un vigneto storico, impiantato nel 1934 lungo la Strada dei Setteponti nel Valdarno di Sopra: la sua età avanzata contribuisce alla complessità del vino, grazie a radici molto sviluppate e a una naturale bassa produttività. Il vigneto, terrazzato e con muri a secco, è un esempio di viticoltura eroica. L’altitudine tra i 300 e i 360 metri favorisce escursioni termiche ottimali, ideali per lo sviluppo aromatico e l’acidità del Sangiovese, mentre l’esposizione a Sud e Sud-Ovest garantisce una insolazione prolungata e una perfetta maturazione delle uve.
La Vigna delle Sanzioni ha un alto valore architettonico perché fu disegnata da Marcello Piacentini, uno dei massimi esponenti dell’architettura razionalista, imperante in Italia e in Europa negli anni Trenta, coadiuvato da Vittorio Racah, Professore Ordinario di Ampelografia all’Università di Firenze.
La sua parte centrale è attraversata da una lunga scalinata che porta alla terrazza belvedere posta alla sommità del pendio. Assunse il proprio nome per essere stata inaugurata nel periodo in cui l’Italia, avendo attaccato militarmente l’Etiopia con finalità coloniali, era sottoposta a sanzioni internazionali e la propaganda di regime voleva rivendicare, con questa e altre iniziative, la capacità del paese di essere autosufficiente.
“Acquistare Vigna delle Sanzioni, commentano
Paola e Giandomenico, è stato il coronamento di un sogno, e vincere il WineHunter Platinum Award con il nostro primo vino è stato stupefacente, anche se noi avevamo cieca fiducia nel suo potenziale. La nostra priorità è lei: la Vigna delle Sanzioni. Permetterle di rimanere ciò che è: inimitabile e unica, ma allo stesso tempo indifesa e fragile, bisognosa di cura, di attenzione e competenza. E questa è la nostra prima preoccupazione: realizzare vini che siano all’altezza di questo vigneto”.
Oltre al Sangiovese Riserva, “Vigna delle sanzioni” produce anche il bianco Trebbiano Riserva, ottenuto per il 90% da uve Trebbiano, integrate da 6% di Malvasia bianca e 4% di Canaiolo.