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Addio a Gualtiero Marchesi, il cuoco italiano più famoso nel mondo

Oggi, 26 dicembre 2017, si è spento alle 18 all’età di 87 anni nella sua casa milanese circondato dai familiari. La data dei funerali sarà comunicata domani pomeriggio. Era malato da tempo e per questo lo scorso ottobre aveva lasciato il rettorato di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana

Addio a Gualtiero Marchesi, il cuoco italiano più famoso nel mondo

Nato a Milano nel 1930, la sua formazione professionale inizia a St. Moritz per poi perfezionarsi in Francia.

Torna in Italia nel 1977 ed inaugura a Milano il suo ristorante di via Bonvesin de la Riva. Il successo è immediato, tanto da ottenere subito una stella della guida Michelin, diventate due nel 1978 e tre, primo in Italia, nel 1985. Sarà anche il primo al mondo a restituirle, nel 2008, contestando il sistema di votazione della guida, affermando di voler ricevere solo commenti e non punteggi. In quel rifiuto ad essere “classificato” c'è la strenua difesa della cucina italiana, bistrattata - spiega - senza motivo a danno della rivale d'Oltralpe.
« Ciò che più m'indigna è che noi italiani siamo ancora così ingenui da affidare i successi dei nostri ristoranti — nonostante i passi da gigante che il settore ha fatto — a una guida francese. Che, lo scorso anno, come se niente fosse, ha riconosciuto il massimo punteggio a soli 5 ristoranti italiani, a fronte di 26 francesi. Se non è scandalo questo, che cos'è? [...] Quando, in giugno, polemizzai con la Michelin lo feci per dare un esempio; per mettere in guardia i giovani, affinché capiscano che la passione per la cucina non può essere subordinata ai voti. So per certo, invece, che molti di loro si sacrificano e lavorano astrattamente per avere una stella. Non è né sano, né giusto»

Nel 1986 viene insignito Cavaliere della Repubblica e nello stesso anno gli viene consegnato l'Ambrogino d'Oro, la più alta attestazione di stima della città di Milano.

Nel 1989 riceve, primo in Italia, il premio internazionale “Personnalité de l'année” per la gastronomia e nel 1991 viene nominato Commendatore.

Riceve il Premio Artusi nel 1998.

Nel 2001 gli viene conferita la Laurea Honoris Causa in Scienze dell'Alimentazione all'Universitas Sancti Cyrilli di Roma.

Nel gennaio 2004 s’inaugura Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, da lui fortemente voluta e di cui diventerà rettore.

Nel 2008 decide di tornare a Milano ed apre il ristorante “Teatro alla Scala Il Marchesino”.

Il suo ultimo sogno, fondare una casa di riposo per cuochi, nascerà a Varese, per iniziativa della Fondazione che porta il suo nome. "Dove i cuochi anziani - aveva spiegato - potrebbero portare il loro bagaglio di esperienze al servizio dei giovani studenti. L'importante è che abbiano veramente fatto sempre i cuochi. Non i ristoratori. E nemmeno i dilettanti indipendentemente dal livello dei locali in cui lavoravano: cuochi veri, che hanno dato la vita a questo mestiere".

Nelle sue cucine sono passati alcuni tra i più conosciuti chef del Paese, da Carlo Cracco a Davide Oldani ad Enrico Crippa, citando i primi che mi vengono in mente.

Il prossimo 19 marzo, giorno della sua nascita, sarà presentato il film sulla sua vita: 'Gualtiero Marchesi: The Great Italian'

Il trailer del film

"Addio Gualtiero, maestro impareggiabile di bravura e di stile. Hai saputo portare la cucina italiana su cime inesplorate senza mai perdere le radici della tua Milano. La Lombardia e l'Italia ti sono riconoscenti per sempre. RIP". Lo scrive sul suo profilo Facebook il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ricordando il celebre chef che si è spento oggi a Milano

"Salutiamo con profonda commozione Gualtiero Marchesi, maestro della cucina e padre della cultura gastronomica italiana. Una lunga carriera e la voglia di non mollare mai". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato il grande chef. Il sindaco ha sottolineato "soprattutto, la sua volontà di insegnare ai tanti giovani chef che sono passati dai suoi ristoranti - ha concluso -. Milano gli deve moltissimo"

«La cucina italiana - scrive l'editore Cinquesensi - saluta l'uomo di cultura, l'imprenditore, il cuoco, uno spirito libero, arguto e coraggioso, ma continuerà a fare riferimento al Maestro dei maestri, che ha cambiato radicalmente la tradizione culinaria del nostro Paese».

«Un onore avere conosciuto Gualtiero Marchesi, grande maestro della nostra Cucina e portabandiera del Paese», commenta su Twitter il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.


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