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Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, sabato 30 aprile e domenica 1 maggio 2022

Torna l’appuntamento con il vino rosa veronese dopo due anni di assenza dovuti alla pandemia (Data pubblicazione 02-02-2022)

Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, sabato 30 aprile e domenica 1 maggio 2022



Date e spazi inediti per la presentazione della nuova annata della denominazione di origine gardesana che ha cambiato nome e disciplinare di produzione

Dopo due anni di assenza dovuti alla pandemia, sabato 30 aprile e domenica 1 maggio torna sulla riviera orientale del lago di Garda l’appuntamento con Corvina Manifesto - L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino, la rassegna di presentazione della nuova annata del vino rosa della sponda veronese del lago.

Durante l’evento, alla sua tredicesima edizione, saranno in degustazione i vini della vendemmia 2021, i primi per i quali è obbligatoria in etichetta la dizione Chiaretto di Bardolino, entrata in vigore con il nuovo disciplinare di produzione, che ha anche previsto l’innalzamento al 95% della percentuale utilizzabile del vitigno autoctono della corvina veronese.

Inedita la sede: la manifestazione si svolgerà sulle colline di Bardolino, all’Istituto Salesiano Tusini, un centro professionale dedicato alla formazione di giovani operatori specializzati nella gestione della cantina e nella conduzione del vigneto.

“Siamo felici – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino – di poter tornare a degustare la nuova annata in presenza e lo facciamo in mezzo ai vigneti, a conferma del carattere fortemente identitario e territoriale del nostro Chiaretto. Per ora, la rassegna è prevista per la stampa di settore. Se il quadro normativo e sanitario avrà delle schiarite, valuteremo delle soluzioni per il pubblico degli appassionati”.


Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino

“Le prime bottiglie di Chiaretto che stanno uscendo dalle cantine – aggiunge il responsabile tecnico del Consorzio, Andrea Vantini – confermano l’ottimo livello qualitativo della vendemmia 2021, iniziata con qualche giorno di ritardo rispetto all’anno precedente. Le belle giornate e le elevate escursioni termiche tra il giorno e la notte hanno favorito un’ottimale maturazione delle uve e contestualmente hanno consentito di disporre di un’acidità totale su valori mediamente superiori rispetto al 2020, garantendo quindi la presenza di quelle caratteristiche di freschezza e di sapidità che sono tipiche del Chiaretto di Bardolino”.

Come lo scorso anno, in primavera entreranno sul mercato anche alcuni Chiaretto di annate precedenti. Infatti, ormai c’è un buon numero di produttori che propone vini rosa affinati per uno o due anni prima di essere posti in bottiglia, confermando la denominazione gardesana tra le più strutturate ed eclettiche del panorama dei vini rosa europei.

In attesa dell’Anteprima, saranno diversi gli eventi che impegneranno il Consorzio del Chiaretto di Bardolino nelle prossime settimane.

Il vino rosa del Garda veronese sarà presente alla prima grande fiera vinicola internazionale dell’anno, Wine Paris & Vinexpo Paris, in programma a Parigi dal 14 al 16 febbraio.

Sempre nella capitale francese, nelle stesse date debutterà l’associazione Rosés de Terroirs, che riunisce alcuni dei nomi e dei territori più prestigiosi del rosé francese e che ha previsto al proprio interno una sola eccezione extra Francia, quella appunto del Chiaretto di Bardolino, rappresentato dalle aziende agricole Le Fraghe e Guerrieri Rizzardi.

In precedenza, sabato 4 e domenica 5 febbraio il Chiaretto di Bardolino in versione biologica sarà protagonista della Coppa Giulietta&Romeo, il primo evento del Campionato italiano regolarità auto storiche a essere “carbon neutral”, poiché la startup veronese Treebu pianterà, per ciascun equipaggio in gara, un albero di paulownia nei boschi della provincia, annullando di fatto l’impatto ambientale dell’evento.

“Stiamo investendo nel biologico, tanto che ormai abbiamo 350 ettari coltivati in bio – spiega Cristoforetti – e ci sembra importante dare un segnale in questa direzione anche durante questa classica rassegna automobilistica. Crediamo molto nella sostenibilità e a breve il biologico e il biodinamico saranno al centro di un corso di formazione rivolto ai nostri viticoltori”.

 





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