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Villamagna DOC, un altro modo per dire Montepulciano in Abruzzo

Sei aziende di questa piccola DOC in provincia di Chieti si presentano alla stampa a Milano in un Tasting presso il Ristorante Sadler, tasting dai risultati estremamente interessanti (Data pubblicazione 22-03-2023)

Villamagna DOC, un altro modo per dire Montepulciano in Abruzzo


Le sei aziende partecipanti si trovano tutte nel paese di Villamagna: Cantina Sociale Villamagna, Cascina del Colle, Palazzo Battaglini, Piandimare, Torre Zambra, Valle Martello.

La DOC Villamagna è una delle ultime nate in Abruzzo, riconosciuta nel 2011.
L’area interessata, di 85 ettari, comprende interamente il comune di Villamagna e parte dei comuni di Bucchianico e Vacri, in provincia di Chieti.
Si tratta di terreni selezionati e vocati alla coltura della vite e dell’olivo, con esposizione SOLO a sud-est o sud-ovest e ad altitudini comprese fra 30 e 180 metri, tra il mare Adriatico ed il massiccio della Maiella, risentendo quindi dei benefici influssi di entrambi, che si traducono ad esempio in una buona ventilazione quotidiana ed in una notevole escursione termica, fattori fondamentali per amplificare l’intensità olfattiva.

Si tratta di un vino rosso ottenuto dal vitigno Montepulciano almeno per il 95%, con una resa massima di 120 quintali/ha, proposto in due tipologie: Base e Riserva.
La produzione totale è di 70 mila bottiglie per la tipologia base e di 20 mila bottiglie per la Riserva.

La tipologia base deve avere un affinamento minimo di dieci mesi a partire dal 1° novembre dell’anno della raccolta e un grado alcolico minimo del 13%. La tipologia Riserva deve avere invece una maturazione minima di 24 mesi e una percentuale alcolica minima del 13,5%.

Credo sia importante fare alcune considerazioni sul disciplinare, che esprime la volontà di caratterizzare il territorio di Villamagna come territorio che permette di realizzare del Montepulciano di alta qualità.

Due infatti sono le differenze sostanziali rispetto al disciplinare della DOC Montepulciano d’Abruzzo: una resa massima più bassa, 120 quintali / ettaro rispetto ai 140 e la scelta di vigneti solo con le migliori esposizioni, a sud-est o sud-ovest.

Per dare un’idea di quanto la viticoltura sia importante a Villamagna, basta dire che quasi un quarto degli abitanti, circa 2300, è addetto a lavori legati al mondo del vino e quasi ogni famiglia ha la sua piccola vigna.

LOGO del VILLAMAGNA DOC
Il logo del Villamagna Doc si ispira allo stemma cittadino, in cui sono presenti due crocette templari, riferimento alla storia medievale del paese che nell’anno mille raggiunse il suo massimo splendore e successivamente alla sede vescovile.
Le chiavi sono anche un richiamo alla conformazione topografica di Villamagna. Simbolizzano un invito ad accedere al borgo, attraverso le sue maestose porte, l’arco principale di entrata e quello più piccolo di uscita. A loro volta gli archi scoprono due maestosi affacci, uno verso la montagna e l’altro verso il Mare Adriatico, elementi fondamentali che concorrono a creare il particolare microclima del territorio.
  


Facciamo ora una veloce carrellata delle 6 aziende e dei loro vini, rimandando ai prossimi mesi degli approfondimenti individuali.

CANTINA SOCIALE DI VILLAMAGNA
La storia della Cantina Sociale di Villamagna inizia negli anni Sessanta.
Attualmente, i soci conferitori della Cantina Sociale di Villamagna, presieduta da Franco Ferrara, sono 260 e coltivano a vite una superficie complessiva di 670 ettari. Il terreno dedicato all’allevamento delle uve destinate al Villamagna Doc consta di 40 ettari, per una produzione di 18 mila bottiglie. Consulente enologico della Cantina è Riccardo Brighigna.
VILLAMAGNA DOC 2018   
Nel bicchiere è di colore rosso rubino molto profondo. Al naso, ha note di piccoli frutti, in prevalenza neri, e di prugna californiana disidratata, accompagnate da ampi e intensi sentori di vaniglia, cannella, chiodi di garofano, cuoio e liquirizia. Al sorso, è energico, dai tannini integrati, dotato di corpo e struttura. Buona la persistenza.

CASCINA DEL COLLE
Titolare di Cascina del Colle, azienda fondata nel 1997, è Alessio D’Onofrio, insieme ai genitori, Nazario e Tiziana, fondatori dell’Azienda, e al fratello Gian Luca, enologo.
Negli anni precedenti la famiglia D’onofrio si dedicava a produzione e vendita di vino sfuso: Cascina del Colle nasce proprio per realizzare il progetto di andare sul mercato con le proprie bottiglie.
Azienda in completamento del processo di conversione biologico, Cascina del Colle si avvale della consulenza enologica di uno dei più noti enologi abruzzesi, Vittorio Festa.
Il terreno vitato di Cascina del Colle si estende su 22 ettari totali, quattro dei quali dedicati al Villamagna doc. le bottiglie prodotte sono complessivamente 400 mila, di cui 22 mila di Villamagna doc.
VILLAMAGNA DOC RISERVA 2018   
Nel bicchiere si mostra di colore rosso rubino profondo. Al naso, presenta intense le note di violetta e dei piccoli frutti rossi e neri. La parte speziata è rappresentata da pepe bianco, china e una delicata liquirizia, con un piacevole finale balsamico. Il sorso è fruttato, quasi succoso, caldo e avvolgente. Il vino è dotato di corpo e struttura, persistente, con una gradevole e appena accennata nota amaricante.


PALAZZO BATTAGLINI
Le origini dell’Azienda risalgono al XIV secolo, quando la famiglia Battaglini giunse in Abruzzo a seguito di Carlo I d’Angiò. Attualmente appartiene alla famiglia D’Onofrio ed è una delle sette tenute che formano il Marchesi de’ Cordano Group, il cui titolare, Francesco d’Onofrio, è originario proprio di Villamagna. Si può quindi affermare che l’Azienda è stata fondata proprio per partecipare al progetto Villamagna Doc.
L’azienda opera su 18 ettari totali, di cui quattro dedicati al Villamagna doc. La produzione totale è di 30 mila bottiglie, di cui novemila (7.500 Base e 1.500 Riserva) di Villamagna doc. L’enologo è Vittorio Festa.
VILLAMAGNA DOC RISERVA 2016     
Nel calice è rosso rubino granato intenso. Il bouquet olfattivo è ampio e intenso: spazia dalle violette alla confettura di frutti rossi, dal mirto al pot-pourri. Cioccolato, liquirizia, una nota balsamica, cannella e chiodi di garofano sono bene evidenti. Al sorso, è muscolarmente elegante, giustamente tannico, avvolgente, con prospettive di lunga vita. Persistente.

PIANDIMARE
L‘azienda Piandimare è una Cooperativa di produttori, la cui storia è iniziata nel 1984.
Presieduta da Carlo D’Onofrio, la Cooperativa conta 68 soci conferitori. Gli ettari totali coltivati sono 180, per una produzione complessiva di 200 mila bottiglie. Le viti dedicate alla produzione di Villamagna Doc si estendono su sette ettari, per una produzione di 15 mila bottiglie.
L’enologo è Romeo Tarborelli.
VILLAMAGNA DOC 2019       
Di colore rosso rubino intenso. Al naso, un trionfo di frutta matura, rossa e nera; poi amarena sotto spirito, carruba, pepe nero, chiodi di garofano, cuoio, note speziate di vaniglia e cannella. Al sorso, è avvolgente, con tannini ancora da svolgere (correttamente, viste le prospettive di grande longevità), caldo, dotato di corpo e struttura. Ottima la persistenza.

TORRE ZAMBRA
Titolare di Torre Zambra è Federico De Cerchio, nipote del fondatore Laurentino, che gestisce il Gruppo Famiglia De Cerchio, formato da cinque Tenute, con una produzione annua totale di circa un milione di bottiglie. Nel gruppo lavorano anche il padre Riccardo e Graziana, la sorella; Davide Dias è il consulente enologico.
La Tenuta Torre Zambra è estesa su 42 ettari totali, dai quali si ottengono 200 mila bottiglie. In particolare, gli ettari dedicati alla doc Villamagna sono 17, per una produzione di 40 mila bottiglie.
Una sempre maggiore attenzione all’ambiente ha portato a praticare, in tutte le tenute di famiglia, la coltivazione biologica.
VILLAMAGNA DOC RISERVA 2018   
Nel calice, si presenta rosso rubino profondo. Al naso si avvertono note di ciliegia sotto spirito, mirtillo e mora: e poi china, cannella, tabacco, chiodo di garofano, anice stellato. Piacevolmente equilibrata la striatura balsamica. Al sorso è morbido e avvolgente e i tannini sono integrati perfettamente. Dotato di corpo e struttura, si caratterizza anche per l’ottima persistenza.

VALLE MARTELLO
Classico esempio di impresa familiare, alla cui gestione si sono avvicendate tre generazioni a partire dal fondatore Giuseppe Masci nell’immediato dopoguerra: dal 2000, infatti, cinque cugini seguirono con convinzione il progetto del nonno e dei loro padri, tenendo fede ai loro ideali e valori.
L’azienda si estende su 40 ettari di vigneto, di cui tre vitati di Villamagna doc. La produzione totale è di 120 mila bottiglie, di cui 10 mila di Villamagna doc.
I vini sono prodotti sotto la direzione dell’enologo Corrado Masci.
VILLAMAGNA DOC RISERVA 2017
Nel calice si presenta di colore rosso rubino dai riflessi granato. Al naso, prevalgono sensazioni di pepe nero, tabacco, incenso e una gradevole nota verde, ben integrate da confettura di piccoli frutti rossi e neri. Al sorso, è vellutato e avvolgente, decisamente elegante, di lunga persistenza.

Durante l'anno www.italiadelvino.com dedicherà una serie di approfondimenti alle singole cantine di questa interessantissima DOC abruzzese.

Mauro Giacomo Bertolli


IN VETRINA
Azienda Agricola Rebollini Bruno & C. di Rebollini Gabriele
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